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Impugnabilità delle delibere del collegio sindacale

Impugnabilità delle delibere del collegio sindacale

La vicenda che ha visto contrapposti Vivendi e il fondo Elliot nel rinnovo del CdA di TIM merita una riflessione per gli aspetti giuridici sottesi.

Non è questa la sede per entrare nel dettaglio degli aspetti economici, organizzativi e finanziari del “ribaltone” che ha visto il fondo americano prevalere sul socio di maggioranza in TIM, ma ciò che ci interessa è il principio espresso nell’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Milano che è destinata a fare giurisprudenza.

Infatti, per la prima volta in Italia, si afferma la possibilità che il CdA impugni una delibera del collegio sindacale che esprima un potere gestorio.

“Il rifiuto di integrare l’ordine del giorno non è stata inerzia del Consiglio, bensì oggetto di una valutazione che ha portato alla decisione di convocare l’assemblea per il rinnovo del CdA con il meccanismo del voto di lista. Le dimissioni dei consiglieri non sono abusive, ma vale il principio del simul stabunt simul cadent previsto dallo statuto di TIM”

Il giudice ha anche valutato la necessità di smorzare la conflittualità tra le parti che sarebbe stata potenzialmente produttiva di danni alla società, la cui struttura invece necessita di coesione.

La portata innovativa della pronuncia del Tribunale di Milano sarà analizzata dal Prof. Avv. Mario Stella Richter, unitamente a molti dei protagonisti della vicenda TIM (Avv. Francesco Gianni, Avv. Aldo Sacchi, Avv. Giuseppe Scassellati-Sforzolini, Prof. Avv. Andrea Zoppini) e si confronteranno sui principali temi inerenti il ruolo del collegio sindacale nel corso del convegno organizzato da Paradigma previsto a Milano il prossimo 29 e 30 maggio.

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