Placeholder address.
info@paradigma.it
011 538686

Angeloni (Bce): «Banche italiane oggi più solide, ma l’Europa sia più unita»

Angeloni (Bce): «Banche italiane oggi più solide, ma l’Europa sia più unita»

Interessante intervista a Ignazio Angeloni, comparsa ieri 26 giugno 2018 su “Il Sole 24 ore”.

«Il sistema bancario europeo è oggi più solido. Le banche sono più capitalizzate, l’erogazione dei prestiti è aumentata, i crediti deteriorati sono stati ridotti enormemente soprattutto dalle banche italiane. Rimangono criticità specifiche, che vanno affrontate con decisione. La recente proposta franco-tedesca fa ben sperare per l’istituzione del backstop del Meccanismo europeo di stabilità al Fondo di risoluzione unico, e per il mantenimento dell’obiettivo di avere un’assicurazione europea sui depositi bancari. Le sfide del presente vanno però oltre l’ambito bancario: la risalita dello spread e l’aumento dei dazi sono gravi minacce perché frenano la crescita economica. Uno shock sul rischio di credito sovrano colpisce non solo i titoli di Stato ma anche le banche e la loro capacità di sostenere l’economia, e «questo non deve avvenire».«È importante ci sia coesione in Europa per affrontare queste sfide. Solo in un’Europa unita si possono promuovere al meglio gli interessi italiani» [continua a leggere]

Il 17 luglio prossimo, a Milano, Paradigma ha organizzato un evento formativo sulla gestione dei Non Performing Loans (NPL).

Nel corso dell’iniziativa saranno analizzate le più recenti e rilevanti novità in materia di gestione degli NPL.

A livello nazionale, è datata 30 gennaio la pubblicazione delle Linee Guida di Banca d’Italia per le Less Significant Institution italiane (LSI), già sottoposte a consultazione nello scorso autunno e, come affermato dallo stesso regolatore nazionale, «coerenti con la “Guidance to banks on non performing loans”, rivolta alle banche significant, pubblicata dal Meccanismo di Vigilanza Unico».

A livello europeo, il 14 marzo la Commissione UE ha varato un articolato pacchetto di misure che riguardano, tra l’altro, gli accantonamenti a copertura dei rischi insiti nei prestiti futuri che potrebbero deteriorarsi, lo sviluppo di mercati secondari sui quali vendere gli NPLs, alcuni interventi per rendere più agevole il recupero dei crediti e l’assistenza agli Stati nel processo di ristrutturazione delle banche, fornendo uno schema per l’istituzione di società di gestione di attivi (c.d. Bad bank).

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.