BCE: tra i requisiti per il CdA necessaria la competenza in ambito bancario
La BCE ha aggiornato le Linee Guida in materia di requisiti professionali, il cosiddetto “fit and proper assessment”, per gli esponenti dei board bancari del vecchio continente.
Il documento, pubblicato nei giorni scorsi, conferma integralmente il testo diffuso a maggio dello scorso anno e lo integra con le definizioni previste dalle Linee Guida emesse in maniera congiunta da ESMA ed EBA sul tema dell’adeguatezza.
Uno degli aspetti più importanti riguarda la richiesta da parte della Vigilanza: i componenti degli organi di amministrazione devono chiaramente possedere un livello base di conoscenze tecniche in ambito bancario, competenza che, fino ad oggi, non era stata esplicitata e che si va ad aggiungere alla conoscenza dei mercati finanziari, dei contesti normativi di riferimento, dei principi di gestione dei rischi, contabilità e governance.
A ciò si aggiunge un’esperienza professionale di almeno 10 anni in settori attinenti i servizi bancari e finanziari per il CEO e di almeno 5 anni per i membri dei board.
Per il presidente dei CdA, invece, sono richiesti 10 anni di esperienza professionale specifica “maturata di recente”.
Per il resto, la Vigilanza ribadisce principi già noti rispetto ai meccanismi di controllo dei candidati ai board da parte della Vigilanza, rispetto ai principi di «coerenza» delle norme a livello europeo e di proporzionalità.
Paradigma ha organizzato a Milano il 19 e 20 settembre 2018 “Fit and Proper e Suitability – Evoluzione della governance bancaria”.
Nel corso delle due giornate saranno analizzate le procedure di valutazione e i poteri di intervento delle Autorità di vigilanza alla luce dell’aggiornamento delle Linee guida BCE di maggio 2018 e l’evoluzione della governance connessa alle indicazioni contenute negli Orientamenti EBA 2018.
