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Case Study – Controlli a distanza sull’attività dei lavoratori

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  • Nel corso del workshop, un giuslavorista, un esperto di privacy e un penalista si confronteranno sulla soluzione di casi concreti, precedentemente individuati. I partecipanti, fino a cinque giorni prima dell’evento, potranno proporre ulteriori storyline, scrivendo a asorba@paradigma.it

Milano, 6 febbraio 2018

Grand Hotel et de Milan

Via Manzoni, 29

Contenuti dell’evento

Nel corso del workshop, dopo una relazione di inquadramento delle principali criticità e problematiche nell’applicazione della disciplina dei controlli a distanza, sarà analizzata e saranno trovate soluzioni alla casistica più diffusa e ricorrente in ambito aziendale.

Ogni singola casistica (presentata sotto forma di storyline) sarà analizzata congiuntamente da un giuslavorista (Prof. Avv. Francesco Rotondi), un esperto di privacy (Avv. Rosario Imperiali) e un penalista (Avv. Giuseppe Vaciago).

I relatori saranno presenti per tutta la durata del workshop, rispondendo alle domande e alle richieste di chiarimenti formulate dai partecipanti. I partecipanti al workshop potranno proporre, fino a cinque giorni prima del workshop, ulteriori storyline, inviando un messaggio all’indirizzo asorba@paradigma.it.

Destinatari dell’evento

L’evento formativo è rivolto ai Direttori del Personale, ai Responsabili delle Relazioni Sindacali, ai Responsabili della Gestione e dello Sviluppo del Personale, ai Responsabili della Privacy, Avvocati, Consulenti del Lavoro e consulenti in materia lavoristica e previdenziale.

Obiettivi dell’evento

Obiettivo dell’incontro è fornire ai partecipanti risposte concrete sulle modalità di gestione della casistica più diffusa e ricorrente in ambito aziendale.

Milano, martedì 6 febbraio 2017

I controlli a distanza sull’attività dei lavoratori: individuazione delle principali problematiche e presentazione dei lavori del workshop
Prof. Avv. Arturo Maresca
Sapienza Università di Roma

Confronto tra un giuslavorista (Prof. Avv. Francesco Rotondi), un esperto privacy (Avv. Rosario Imperiali) e un penalista (Avv. Giuseppe Vaciago) sui singoli casi concreti.

Assenza del lavoratore e continuità operativa

Un dipendente riceve sulla sua casella elettronica un ordine da parte di un cliente. Il dipendente non è in ufficio. A quali condizioni il datore di lavoro può accedere alla casella di posta elettronica e visionare l’ordine?

Vi è differenza di impatto tra assenza del lavoratore temporanea ed assenza prolungata e imprevista?

Controlli difensivi

Il datore di lavoro sospetta che un dipendente compia atti illeciti utilizzando il pc aziendale. A quali condizioni può controllare il pc?

Il datore di lavoro accede alla casella di posta elettronica di un proprio dipendente e apprende che questi ha pianificato di porre in essere un furto in azienda proprio quella notte. Cosa può fare?

Controlli sull’attività del lavoratore

Il datore di lavoro crea un profilo facebook falso e stringe un’amicizia “virtuale” con un proprio dipendente al solo fine di raccogliere prove della tendenza di quest’ultimo a “estraniarsi” nello svolgimento delle proprie mansioni e avviare un procedimento disciplinare nei suoi confronti. E’ lecito?

Il datore di lavoro esamina il contenuto delle conversazioni che i dipendenti intrattengono per il tramite delle “chat” installate sui dispositivi aziendali assegnati loro. E’ lecito?

Controlli dei sistemi e delle reti informatiche

Sistemi informatici e reti di comunicazione vanno monitorati al fine di garantirne il corretto funzionamento. Questa attività può determinare un controllo indiretto dell’attività dei lavoratori? In questi casi il controllo è lecito e a quali condizioni?

Controlli per gestione contabile

Nel caso di dotazioni aziendali di cellulari e smart phone per uso promiscuo, l’azienda riceve dall’operatore telefonico la fattura. Come può gestire la contabilizzazione degli addebiti delle telefonate private senza ledere i diritti del lavoratore?

Controlli e licenziamento

Il datore di lavoro decide di licenziare in tronco un proprio dipendente e contestualmente chiede di consegnare tutto il materiale e le dotazioni assegnate, separando eventuali effetti personali. Quali sono le modalità corrette per non ledere il diritto alla riservatezza del lavoratore?

Procedura multi-livello

Con gli interventi della riforma sulla procedura autorizzativa dell’INL sui controlli può ritenersi plausibile che cesseranno, o si ridurranno di molto, casi di situazioni simili con regole diverse?

Un’azienda provvede all’installazione di un impianto di videosorveglianza. Prima di metterlo in funzione, per rispettare le condizioni dello Statuto dei lavoratori, fa istanza di autorizzazione all’INL in quanto presso di essa non vi sono rappresentanze sindacali. Gli ispettori dell’INL, in via informale ed essendo venuti a conoscenza dell’installazione già avvenuta ancorchè non operativa, chiedono la rimozione dell’impianto ancor prima di esaminare il caso. E’ corretto?

A seguito del periodico aggiornamento tecnologico, si ha in programma di sostituire il sistema di posta elettronica, già oggetto di accordo sindacale, con uno tecnologicamente più avanzato: occorre ritornare dal sindacato per aggiornare l’accordo raggiunto in precedenza?

Autorizzazione INL

Il datore di lavoro, non avendo raggiunto l’accordo con il sindacato, fa istanza di autorizzazione all’INL per l’installazione di un moderno impianto di videocamere con funzioni di allarme anti-incendio e anti-intrusione. L’INL richiede di effettuare verifiche di natura data protection. E’ corretto?

Accordo sindacale

Un negozio di articoli sportivi presso cui lavorano due dipendenti sta per procedere all’installazione di due telecamere a circuito chiuso il cui angolo di visuale riguarda l’accesso e la cassa, per finalità di sicurezza. Il gestore si fa rilasciare un consenso specifico dai due addetti. Ha agito correttamente ai sensi dello Statuto dei lavoratori?

A seguito di un incontro informativo con le rappresentanze aziendali riguardante, fra l’altro, l’installazione di strumenti di potenziale controllo in azienda, i responsabili delle relazioni industriali fanno firmare ai rappresentanti sindacali un verbale di incontro attestante le comunicazioni intervenute. A seguito di verifiche in merito al rispetto delle condizioni di legittimità dettate dall’articolo 4 dello Statuto, l’azienda produce evidenza di questo documento. È corretto?

Moduli di istanza INL

L’INL ha pubblicato sul proprio sito web i modelli delle istanze di autorizzazione per videosorveglianza, strumenti di geolocalizzazione e altre apparecchiature di controllo. Le condizioni aziendali, tuttavia, non sempre corrispondono a quanto previsto nei modelli: può l’azienda discostarsi da tale impostazione?

Il modulo INL sulla videosorveglianza prevede che il datore attesti che l’accesso alle registrazioni delle immagini potrà avvenire con una doppia chiave detenute rispettivamente da un delegato del datore e da un soggetto designato dai lavoratori. L’azienda non intende aderire a questa modalità, quali sono le conseguenze?

Il modulo INL sulla videosorveglianza prevede che il datore attesti che le immagini registrate saranno conservate per un periodo non superiore a 24 ore, ma il provvedimento del Garante cui si fa riferimento ammette che in presenza di particolari circostanze il periodo di conservazione possa arrivare a 7 giorni. Come si supera questo apparente contrasto?

Strumenti esonerati dalla procedura

Un’azienda decide di dotare il proprio personale di pc portatile e smart phone: può considerare tali strumenti come utilizzati per erogare la prestazione ai fini dell’esclusione dalla procedura dell’articolo 4 dello Statuto? Per esigenze di sicurezza la stessa azienda si avvale di un software Mobile Device Management (MDM) installato sui dispositivi che consente la localizzazione degli stessi e la distruzione, con comando da remoto, dei contenuti in essi archiviati. Come deve comportarsi ai sensi dello Statuto?

Al fine di avvalersi di condizioni assicurative di maggior favore per le auto della propria flotta aziendale, l’azienda decide di aderire alla installazione di “scatole nere” che, tra le altre funzionalità, geolocalizzano gli autoveicoli interessati. Considerato che le auto sono assegnate ai dipendenti per esigenze lavorative, le “scatole nere” possono considerarsi alla stregua di strumenti utilizzati per l’erogazione della prestazione ed andare esenti dalla procedura autorizzativa dello Statuto? L’azienda contesta questa impostazione considerandosi del tutto estranea al problema, visto che le informazioni geolocalizzate sono acquisite dall’impresa assicuratrice senza suoi coinvolgimenti. Qual è la corretta impostazione giuridica?

In una specifica organizzazione il sistema di posta elettronica messo a disposizione del personale aziendale è corredato di alcune applicazioni accessorie con potenzialità di controllo: ci si chiede se tali applicazioni non essenziali per la comunicazione interpersonale facciano uscire il servizio email fuori dall’esonero della procedura dell’articolo 4 dello Statuto, obbligando il datore a tentare l’accordo sindacale oppure, in mancanza, a ottenere l’autorizzazione dell’INL?

Gli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze possono consentire anche il monitoraggio degli spostamenti del lavoratore all’interno dei locali aziendali: ciò ha impatti riguardo all’esonero dalla procedura dell’articolo 4 di cui si avvalgono tali strumenti?

Strumenti a uso promiscuo

Un’azienda, al fine di facilitare al massimo l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione personale, ha deciso di fare ricorso alla soluzione nota come BYOD (Bring Your Own Device: cioè, utilizza il tuo dispositivo personale anche per il lavoro). A questo punto, tuttavia, si pone il problema della individuazione del giusto bilanciamento tra le contrapposte tutele della riservatezza e della proprietà del lavoratore, da un lato, e delle informazioni riservate aziendali, dall’altro lato. Come si può gestire correttamente questa situazione?

Informativa ai dipendenti

Il comma 3 dell’articolo 4 dello Statuto chiede al datore di fornire adeguata informazione delle modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli: si tratta della cosiddetta “informativa privacy”?

Avv. Rosario Imperiali

Avvocato del foro di Milano, mette a frutto l’esperienza di oltre 12 anni di permanenza aziendale spesa nella ricerca e nella conduzione di gruppi di lavoro nel laboratorio di Gruppo Imperiali, promuovendo progetti innovativi di formazione.

È autore di monografie su tecnologia e diritto. Come giornalista pubblicista, è Editor in Chief della rivista The WorkStyle Magazine ed editorialista de Il Sole 24 Ore. Interviene su quotidiani e riviste nazionali e internazionali.

Prof. Avv. Arturo Maresca

Socio fondatore dello Studio Legale Maresca, Morrico, Boccia e Associati, esercita la professione di Avvocato dal 1977. Professore Ordinario di Diritto del Lavoro dal 1987. Dal 2008 è titolare della cattedra di Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza di Sapienza Università di Roma.

È autore di numerose pubblicazioni, nonché di saggi e monografie in materia di diritto sindacale e del lavoro.

Prof. Avv. Francesco Rotondi

Socio Fondatore di LABLAW Studio Legale. Professionista a 360° specializzato in diritto del lavoro e delle relazioni industriali, a tutela degli interessi dei maggiori gruppi di imprese nazionali e internazionali.

Nel corso degli ultimi anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale nello svolgimento della professione. È Professore a Contratto di Diritto del Lavoro presso l’Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza.

Avv. Giuseppe Vaciago

Partner di R&P Legal. Avvocato esperto in diritto penale delle nuove tecnologie. Ha prestato la sua attività professionale per alcune importanti società nazionali e internazionali nel settore IT.

È Docente di Informatica Giuridica presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ha frequentato in qualità di Visiting Scholar la Stanford Law School e la Fordham Law School di New York. Ha partecipato a numerosi convegni a livello nazionale e internazionale.

Quota di partecipazione in aula

La quota di partecipazione in aula include la consegna del materiale didattico in formato elettronico, la partecipazione alla colazione di lavoro e ai coffee breaks, la possibilità di presentare direttamente ai relatori domande e quesiti di specifico interesse.

Quota di partecipazione in videoconferenza

La quota di partecipazione in videoconferenza include l’invio del materiale didattico in formato elettronico e la possibilità di presentare ai relatori domande e quesiti di specifico interesse a mezzo chat.

In caso di videoconferenza di gruppo (che abilita un collegamento adeguato alla proiezione dell’evento in aule predisposte per una fruizione multipla) è necessario contattare la Segreteria organizzativa per un preventivo personalizzato.

Modalità di funzionamento della videoconferenza

È possibile accedere all’evento formativo attraverso il proprio personal computer o il proprio tablet con una semplice connessione a Internet. La piattaforma tecnologica utilizzata da Paradigma non necessita infatti di requisiti tecnici particolari e non richiede di installare alcun software.

Alcuni giorni prima dell’evento il partecipante riceverà per posta elettronica le credenziali, le istruzioni di accesso e un test per verificare che la postazione da cui accede sia correttamente impostata. Il giorno del convegno basterà selezionare il link che troverà nella mail e inserire le credenziali per accedere all’aula virtuale.

Durante la lezione, oltre a vedere e sentire il docente sarà possibile visionare simultaneamente le slides di supporto appositamente predisposte.

Oltre che ascoltare il relatore e seguire la presentazione, ogni utente collegato potrà inoltre porre domande e quesiti su tematiche di specifico interesse a mezzo chat, alle quali il relatore risponderà al termine della relazione.

Modalità di iscrizione

L’iscrizione si intende perfezionata al momento del ricevimento del modulo di registrazione, da inviare via mail all’indirizzo info@paradigma.it, integralmente compilato. Il numero dei posti disponibili è limitato e la priorità d’iscrizione è determinata dalla data di ricezione del modulo di registrazione. Si consiglia pertanto di effettuare una preiscrizione telefonica.

Modalità di pagamento

La quota di partecipazione deve essere versata all’atto della presentazione della richiesta di iscrizione e in ogni caso prima dell’effettuazione dell’intervento formativo tramite bonifico bancario intestato a:

Paradigma srl – Corso Vittorio Emanuele II, 68 – 10121 Torino
c/o Banco Popolare Società Cooperativa
IBAN IT 78 Y 05034 01012 000000001359

Verrà spedita fattura quietanzata intestata secondo le indicazioni fornite.

Formazione finanziata

La quota di partecipazione all’iniziativa può essere completamente rimborsata tramite voucher promossi dai Fondi Paritetici Interprofessionali. Paradigma offre la completa e gratuita gestione delle spese di progettazione, monitoraggio e rendicontazione. La possibilità di accedere alla formazione finanziata con partecipazione mediante videoconferenza può variare a seconda dell’Ente erogante.

Attestato di frequenza e crediti formativi

Al termine dell’intervento formativo sarà rilasciato ai partecipanti che hanno regolarmente preso parte ai lavori l’attestato di partecipazione nominativo. Il rilascio dei relativi crediti formativi è subordinato alla approvazione degli Ordini Professionali. Lo stato degli accreditamenti sarà periodicamente aggiornato.

Si precisa che la partecipazione in videoconferenza non permette il riconoscimento dei crediti formativi professionali

Diritto di recesso e modalità di disdetta

È attribuita ai partecipanti la facoltà di recedere ai sensi dell’art. 1373 c.c. Il recesso dovrà essere comunicato in forma scritta almeno sette giorni prima della data di inizio dell’evento formativo (escluso il sabato e la domenica). Qualora la disdetta pervenga oltre tale termine o qualora si verifichi di fatto con la mancata presenza al corso, la quota di partecipazione sarà addebitata per intero e sarà inviato al partecipante il materiale didattico. In qualunque momento l’azienda o lo studio potranno comunque sostituire il partecipante, comunicando il nuovo nominativo alla nostra Segreteria organizzativa.

Variazioni di programma

Paradigma srl, per ragioni eccezionali e imprevedibili, si riserva di annullare o modificare la data dell’intervento formativo, dandone comunicazione agli interessati entro tre giorni dalla data di inizio prevista. In tali casi le quote di partecipazione pervenute verranno rimborsate, con esclusione di qualsivoglia onere o obbligo a carico di Paradigma srl. Paradigma srl si riserva inoltre, per ragioni sopravvenute e per cause di forza maggiore, di modificare l’articolazione dei programmi e sostituire i docenti previsti con altri docenti di pari livello professionale.

Per ulteriori informazioni o necessità è possibile contattare la Segreteria organizzativa al numero 011.538686 o all’indirizzo di posta elettronica info@paradigma.it.

Quota aula

€ 1.100 + Iva

Quota videoconferenza

€ 1.000 + Iva

In caso di videoconferenza con accessi multipli è necessario contattare la Segreteria organizzativa per un preventivo personalizzato.

Early booking -20%
Inviando il modulo di iscrizione entro il 16 gennaio 2018 si avrà diritto a una riduzione del 20% sulla quota di partecipazione.

Crediti formativi
È stata presentata richiesta di accreditamento all’Ordine degli Avvocati di Milano. L’accreditamento non è previsto per la partecipazione in videoconferenza.

Progetto Giovani Eccellenze -50%
L’adesione all’evento formativo permette di iscrivere una seconda risorsa che non abbia compiuto il 35° anno di età e proveniente dalla stessa organizzazione con una riduzione del 50% sulla seconda quota di partecipazione. L’agevolazione è calcolata sulla quota ordinaria.

Formazione finanziata
La quota di partecipazione all’iniziativa può essere completamente rimborsata tramite voucher promossi dai Fondi Paritetici Interprofessionali. Paradigma offre la completa e gratuita gestione delle spese di progettazione, monitoraggio e rendiconto. La possibilità di accedere alla formazione finanziata con partecipazione mediante videoconferenza può variare a seconda dell’Ente erogante.


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