Placeholder address.
info@paradigma.it
011 538686

ex D.Lgs. 231/01: modelli organizzativi efficaci per evitare le sanzioni

ex D.Lgs. 231/01: modelli organizzativi efficaci per evitare le sanzioni

L’inasprimento delle misure interdittive per le aziende che abbiano tratto beneficio dai reati di corruzione prevista dal Ddl “spazzacorrotti” attualmente all’esame della Camera, riaccende i riflettori sulle misure che permettono alle imprese di tutelarsi attraverso l’adozione di disposizioni organizzative e protocolli aziendali di contrasto.
Il disegno di legge anticorruzione prevede l’innalzamento da uno a 5 anni della durata minima delle misure interdittive introdotte dal Dlgs 231/2001, tra le quali la revoca di autorizzazioni e licenze, l’interdizione dall’attività e il divieto di contrattare con la Pa.

Si tratta delle sanzioni che una società potrebbe vedersi infliggere, in aggiunta a quelle pecuniarie, per reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio dai propri amministratori, da dipendenti o altre persone che abbiano con essa un rapporto qualificato. Il Ddl ne innalza di ben cinque volte anche il tetto massimo, portandolo a dieci anni. Bisognerà ora vedere se queste modifiche supereranno l’esame del Parlamento (il provvedimento è ora in prima lettura alla Camera, dopodiché passerà al Senato).

Per arginare il fenomeno corruttivo, alla responsabilità penale del soggetto che ha materialmente compiuto un crimine, il Dlgs 231/2001, ha affiancato la cosiddetta “colpa di organizzazione” che sancisce, al verificarsi di uno dei gravi reati elencati nella norma stessa (il Catalogo 231), un severo regime sanzionatorio para-penale a carico degli enti, società ed associazioni che hanno colpevolmente “ospitato” i medesimi.

Allora come tutelarsi , tenendo la società al riparo da sanzioni così afflittive? [Sole 24 ore del 12 novembre 2018]

Di questi temi tratteremo approfonditamente nel corso del Forum Responsabilità degli enti (D.Lgs. n. 231/01) organizzato da Paradigma a Milano il 29 e 30 novembre 2018 e a Roma il 13 e 14 dicembre 2018.

Entrambe le giornate prevedono una relazione introduttiva di sistema, la prima sulle “azioni concrete” da adottare per rendere “efficace” il Modello; la seconda sull’organizzazione dei controlli e sulle diverse forme di articolazione del governo 231 in azienda.

La trattazione delle due giornate affronterà – in via trasversale – i principali ambiti di attenzione del panorama 231, con particolare riferimento alla disciplina di sequestro e confisca, al whistleblowing, alla gestione dei rischi reputazioni da imputazione 231, ai reati presupposto a valere su privacy, data breach e cyber securitysicurezza sui “nuovi” luoghi di lavoro (smart working), corruzione tra privati e corruzione internazionale, informazioni non finanziarie, ambientalesocietario e antitrust.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.