Convertito in Legge il Decreto fiscale: varie le novità rispetto al testo originario
Nella giornata di giovedì scorso, 13 dicembre, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato la Legge di conversione del D. L. n. 119/2018, ai più noto come Decreto sulla “Pace fiscale”.
Nel corso dell’iter parlamentare, è stata sostituita la previsione iniziale di una dichiarazione integrativa (e di una correlata imposta sostitutiva), che avrebbe consentito di correggere errori od omissioni e integrare le dichiarazioni fiscali presentate entro il 31 ottobre 2017 ai fini delle imposte sui redditi (e relative addizionali), nonché delle imposte sostitutive, delle ritenute, dei contributi previdenziali, dell’Irap e dell’Iva (fino ad un limite di 100mila euro di imponibile annuo e comunque di non oltre il 30% di quanto già dichiarato), con una disposizione, dal campo di azione decisamente più limitato, riguardante la sanatoria delle sole irregolarità e inosservanze di obblighi o adempimenti di natura formale, che non incidono cioè sulla determinazione della base imponibile delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018.
I profili sopra descritti e le ulteriori prescrizioni contenute nella Legge di conversione del Decreto fiscale, che sarà a breve pubblicata in G.U., verranno approfonditi nel corso dell’iniziativa di Paradigma “La definizione agevolata delle pendenze fiscali e la sanatoria delle irregolarità formali”, il cui svolgimento è previsto a Milano il 18 gennaio 2019.
Per un breve riepilogo delle misure (anche ulteriori rispetto alla pace fiscale) presenti nella Legge di conversione del D. L. n. 119/2018, si rinvia invece alla sezione della rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, Fisco Oggi, a ciò dedicata http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/decreto-fiscale-diventa-leggepanoramica-sulle-novita-arrivo
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