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Cartolarizzazioni NPLs, garanzie pubbliche e conseguenze della pandemia: le ultime novità

Cartolarizzazioni NPLs, garanzie pubbliche e conseguenze della pandemia: le ultime novità

Undici operazioni italiane di cessione NPL sono state poste sotto osservazione da parte di Moody’s, in un’ottica di riconsiderazione al ribasso dei relativi rating.

Da queste operazioni stanno infatti scaturendo (e scaturiranno verosimilmente ancora, nei mesi a venire) performances inferiori rispetto a quelle attese, complici l’attuale crisi e il rallentamento delle attività di recupero dei crediti.

 

In questo quadro, i servicers si accingerebbero a chiedere al Governo, secondo quanto riportato oggi da MilanoFinanza, nuovi interventi volti ad ottenere “margini di flessibilità sulle cartolarizzazioni garantite (GACS)”.

 

Intanto, in occasione di un’audizione in Senato, il DG dell’Abi Giovanni Sabatini ha proposto l’estensione dell’operatività delle disposizioni volte ad assicurare, alle imprese in difficoltà a causa della pandemia, la necessaria liquidità, anche alle aziende sane ma con posizioni di inadempienze probabili (UTP) formatesi prima che emergesse la crisi sanitaria (posizioni classificate come inadempienze probabili in data antecedente al 31 gennaio 2020). Ciò implicherebbe, in definitiva, l’ampliamento della sfera di intervento delle garanzie pubbliche di cui al D.L. “Cura Italia” (convertito in legge nella giornata di ieri) e al D.L. “Liquidità”, con evidenti effetti sul mercato delle cartolarizzazioni future.

 

Le tematiche in questione costituiranno oggetto dell’evento on line di Optime “L’intervento pubblico nel mercato dei crediti e delle garanzie. DTA, garanzie pubbliche, effetti sul mercato NPLs” in programma il 7 maggio prossimo.

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