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I prestiti con garanzia pubblica stentano a decollare

I prestiti con garanzia pubblica stentano a decollare

Nonostante le garanzie pubbliche previste dai Decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, la concessione dei prestiti per imprese e professionisti procede piuttosto a rilento. Eloquenti, al riguardo, sono i numeri indicati in un articolo apparso sul quotidiano “Il Foglio” del 28 maggio, frutto delle risposte fatte pervenire dalle banche alla commissione parlamentare di inchiesta.

 

Quest’ultima aveva posto agli istituti di credito, lo scorso 12 maggio, una serie di quesiti volti a verificare se gli strumenti previsti dal governo per garantire liquidità al sistema economico stessero o no funzionando. Dai dati raccolti emerge che, relativamente ai prestiti di importo superiore ai 25mila euro, su 48.252 domande pervenute alle banche, risultavano erogati, al 20 di maggio, 11.663 prestiti, quindi poco meno del 25% del totale delle richieste. Non molto migliore è la situazione relativa ai prestiti fino a 25mila euro, la cui concessione dovrebbe essere teoricamente più agevole per le banche, trattandosi di credito assistito da garanzia pubblica per la totalità dell’importo: in questo caso, le richieste soddisfatte sono state, alla stessa data, 290.114 a fronte di 559.139 presentate, quindi poco più della metà.

 

Oltre al numero delle istanze che hanno trovato effettiva soddisfazione, vi è poi un problema di tempi entro cui le pratiche vengono evase: i prestiti interamente garantiti potrebbero teoricamente essere erogati in tempi brevissimi, eppure nella migliore delle ipotesi l’erogazione necessita di 3,5 giorni.

 

Il tema delle politiche di concessione del credito alle imprese nell’attuale fase, anche alla luce della disponibilità delle garanzie pubbliche, sarà oggetto di esame nell’ambito dell’apposito workshop on line organizzato da Paradigma sulle politiche di concessione del credito alle imprese, previsto il 16 giugno prossimo.

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