Contegno delle amministrazioni rispetto alle proposte di finanza di progetto provenienti dai privati: le indicazioni di ANAC
Con propria Delibera n. 329 del 21 aprile 2021, ANAC è intervenuta in soccorso delle pubbliche amministrazioni nell’affrontare una problematica concreta che ha procurato loro non poche difficoltà d’azione nell’ultimo anno, dopo l’approvazione del D.L. n. 76/2020 (c.d. “Decreto Semplificazioni”).
Tale Decreto difatti, nel modificare il comma 15 dell’art. 183 del Codice dei Contratti Pubblici, ha reso possibile la presentazione da parte dei privati di proposte di finanza di progetto anche relative a opere o servizi già inclusi negli strumenti di programmazione dell’ente, con ciò determinando dubbi di ordine procedurale rispetto al come affrontare tali proposte.
ANAC, rilevando come l’art. 183, comma 15, indichi “soltanto i tratti essenziali del procedimento di valutazione delle proposte presentate dai privati all’amministrazione aggiudicatrice”, scioglie positivamente il dubbio in ordine alla possibile applicazione, a tale procedimento, anche delle disposizioni generali della legge sul procedimento amministrativo (L. n. 241/1990), e rileva conseguentemente che “la ricezione di una proposta onera l’amministrazione di rappresentare gli esiti conclusivi dell’azione svolta in un provvedimento amministrativo espresso, in cui si dia conto delle ragioni che hanno determinato l’accoglimento o il mancato accoglimento della proposta stessa”.
L’Autorità raccomanda inoltre la pubblicazione di tale provvedimento, ai sensi dell’art. 7-bis, comma 3, del D. Lgs. n.33/2013, nella sezione “Amministrazione trasparente”, sotto-sezione “Altri contenuti – Dati Ulteriori”.
Il tema delle proposte di finanza di progetto a iniziativa privata verrà diffusamente trattato e analizzato, anche in tutte le sue implicazioni operative, nel corso dell’evento in materia di PPP e Concessioni organizzato da Paradigma per l’8 e il 9 giugno prossimi.
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