Concorsi pubblici: cosa cambia con la legge di conversione del D.L. n. 44/2021
Riportiamo un interessante articolo pubblicato oggi 8 giugno 2021 su “il Quotidiano Giuridico” di IPSOA e scritto dall’Avvocato Alessio Ubaldi e dall’Avvocato Alessandra Scafuri
Le nuove procedure concorsuali previste dal D.L. 44/2021, ora convertito in legge n. 76/2021, (G.U. n. 128 del 31 maggio 2021) ambiscono ad essere semplificate, rapide e digitali, nell’ottica di assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La c.d. “fast track” prevede l’espletamento l’alleggerimento delle prove, tempi celeri e l’utilizzo di strumenti informatici, che non devono (e non possono) trascurare, tuttavia, l’imprescindibile trasparenza nella valutazione comparativa dei concorsisti. In ragione dell’emergenza sanitaria, le amministrazioni possono prevedere il decentramento delle sedi concorsuali, deroghe al principio di contestualità nonché l’espletamento delle prove, anche in presenza, nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico scientifico.
I punti cardine della semplificazione concorsuale
Il decreto legge 1° aprile 2021, n. 44, recante “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici”, ora convertito in legge 28 maggio n. 2021, n. 76, pubblicata in G.U. n. 128 del 31 maggio 2021, consta di tre capi, che atterrano su materie decisamente eterogenee:
il primo verte sulle misure urgenti di contenimento dell’epidemia da Coronavirus e in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2;
il secondo contiene disposizioni urgenti sui termini in materia di giustizia, di lavoro, di rendicontazione del Servizio sanitario regionale nonché per il rinnovo degli organi degli ordini professionali; il terzo è dedicato alla semplificazione delle procedure per i concorsi pubblici e dei corsi di formazione iniziale, in ragione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. |
L’art. 10, in particolare, prevede rilevanti misure di semplificazione dello svolgimento delle selezioni pubbliche, ad esclusione di quelle in regime di diritto pubblico, all’espressa finalità di ridurre i tempi di reclutamento del personale.
Per l’esattezza, a seguito della conversione, l’articolo in questione è ora rubricato “Misure per lo svolgimento delle procedure per i concorsi pubblici e per la durata dei corsi di formazione iniziale”.
La ratio della riforma sui concorsi pubblici è quella – dichiarata – di garantire la massima celerità, attuata mediante gli strumenti della digitalizzazione, l’odierna “sfida” della Pubblica Amministrazione per realizzare gli obiettivi strategici e rispettare il cronoprogramma del PNRR, tenendo indenne – per quanto possibile – il faticoso processo di recruiting da rischi corruttivi e inaccettabili opacità. [continua a leggere su “il Quotidiano Giuridico” di IPSOA]
L’argomento verrà approfondito nell’ambito dell’evento formativo organizzato da Paradigma il 6 luglio prossimo “La disciplina dei concorsi pubblici alla luce dell’emergenza COViD-19”
L’evento intende offrire una importante disamina, da parte di autorevoli esperti del settore, della rinnovata disciplina in materia di concorsi pubblici tramite approcci operativi e indicazioni pratiche.