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Investimenti ESG : il fattore decisivo sarà l’applicazione concreta delle norme

Investimenti ESG : il fattore decisivo sarà l’applicazione concreta delle norme
“Anche se la conferenza di Glasgow sul clima ha lasciato molti scontenti, è chiaro che nei prossimi decenni le politiche economiche e le strategie delle imprese saranno dominate dal tema della sostenibilità ecologica. Quale che sia il giudizio sulla probabilità di raggiungere gli obiettivi al 2050, sarà necessario mobilitare capitali enormi.
Questo apre opportunità enormi, ma anche responsabilità per il sistema finanziario globale, che stanno attirando l’attenzione dei regolatori. Al centro, c’è ovviamente il settore dei fondi di investimento che rappresenta ormai uno dei canali attraverso cui fondi a lungo termine arrivano alle imprese. 
Per il momento i fondi sostenibili, cioè quelli che dichiarano espressamente di avere fra i propri obiettivi fattori legati al cambiamento climatico, sono ancora una frazione modesta dell’universo del mercato.“ Così scrive Marco Onado nel suo interessante articolo pubblicato sabato 20 novembre sul Sole 24 ore.[Sole24ore del 20 novembre 2021 – Marco Onado]
Proprio sulla sostenibilità dei fondi, nonostante i gestori stiano applicando analisi ESG più rigorose, restano ancora molti progressi da fare.
Dalla ricerca di Russel Investment emerge che la strategia che viene adottata come criterio principale per la scelta dell’investimento-base sia quella dello screening negativo ovvero quel tipo di strategia che prevede di escludere le azioni di settori controversi come armi, tabacco, gioco d’azzardo e combustibili fossili.
Questo significa che il mercato risulta ancora profondamente arretrato nella capacità di scelta e che solo il 29% si basa su una scelta con screening positivo che richiede ovviamente una maggiore sofisticazione nelle analisi e nei dati.
E’ ovvio che un sistema finanziario efficiente indirizza i fondi verso i settori e le imprese con il più alto rendimento atteso del capitale e che il rendimento sarà sempre più influenzato da fattori legati all’ambiente.
Ma è qui che cominciano i problemi per i gestori dei fondi, perché le informazioni fornite dalle aziende sono ancora lacunose e perché le linee-guida elaborate dalle stesse società non vengono spesso seguite dalla stragrande maggioranza delle imprese. In questo clima ancora nebuloso, alcuni gestori di fondi presentati come sostenibili hanno alla fine investito in aziende che presentano forti criticità.
Gli organi di controllo hanno già avviato iniziative importanti nel tentativo di regolamentare il mercato.
Anche l’ International Organization of securiting Commission (IOSCO) sottolinea quanto il mercato resti al momento ampiamente non regolato e suggerisce iniziative per migliorare la comunicazione affinché i rating e i dati si basino su informazioni solide.
Ma la credibilità di queste regole sta anche nell’enforcement, cioè nella decisione e nella fermezza con cui vengono fatte applicare. Queste ed altre tematiche verranno affrontate nel corso dell’evento ESG: evoluzione normativa e prospettive per i partecipanti ai mercati finanziari del 14 dicembre prossimo.
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