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Requisiti dei partecipanti al capitale degli enti creditizi: i contributi delle principali Associazioni pubblicate dal MEF

Requisiti dei partecipanti al capitale degli enti creditizi: i contributi delle principali Associazioni pubblicate dal MEF

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero delle Finanze e dell’Economia i contributi inviati da alcune delle principali Associazioni di Banche, Società d’Intermediazione, SGR, SIM e società di investment management straniere operanti in Italia in relazione ai due schemi di regolamento afferenti “i requisiti di onorabilità e i criteri di competenza e correttezza dei partecipanti al capitale degli enti creditizi e delle imprese di investimento, previsti, rispettivamente dal decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, (di seguito Testo unico bancario o t.u.b.) e dal decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (di seguito Testo unico della finanza o t.u.f.).”

 

Nelle osservazioni si chiede che il Ministero presti particolare attenzione all’esigenza di non creare alcun svantaggio competitivo per gli operatori del mercato nazionale, procedendo all’adozione definitiva del regolamento soltanto dopo un confronto con la disciplina esistente o in fieri in altri Paesi europei, in modo da giungere quanto prima a un’armonizzazione a livello UE dei requisiti richiesti e delle eventuali sanzioni applicabili

 

Un importante aspetto attiene alla definizione delle situazioni impeditive al conseguimento del requisito di onorabilità in capo al partecipante al capitale: alcuni reati indicati come rilevanti – quali ad esempio usura, anatocismo e reati tributari – sono sanzionati penalmente solo in Italia, determinando così, di fatto, una condizione di sostanziale discriminazione rispetto ad altri paesi europei.

 

Un secondo aspetto riguarda il criterio di correttezza e, più in particolare, la possibilità prevista che lo stesso non sia riconosciuto anche in assenza di una condanna definitiva o in conseguenza del mero avvio di indagini o procedimenti penali

Si chiede quindi di dare rilievo esclusivamente alle sanzioni o alle pene passate in giudicato, al fine di salvaguardare la tutela del principio di presunzione di innocenza sempre confermato in sede legislativa e giurisprudenziale.

 

Questi temi e il loro impatto nel quadro regolamentare e normativo di Banche, Intermediari e Assicurazioni verranno approfonditi nel corso dell’evento  “Fit&Proper” Paradigma previsto il 28 settembre prossimo

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