Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: le disposizioni per le Srl

Sono oramai operative dal 16 marzo 2019, alcune delle novità introdotte con la recente riforma del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
- la disposizione sugli assetti organizzativi societari, modificativa degli articoli 2257, 2380-bis, 2409-novies, primo comma e 2475 del Codice Civile (art. 377);
- le novità sulla responsabilità degli amministratori, modificative degli articoli 2476 e 2486 del Codice Civile (art. 378);
- le previsioni sulla nomina degli organi di controllo, che modifica l’articolo 2477 del Codice Civile (art. 379).
In particolare, l’art. 379 amplia in modo significativo la platea delle società a responsabilità limitata tenute alla nomina dell’organo di controllo o del revisore. Una stima di Banca d’Italia ipotizza una platea di 140.000 aziende interessate.
Saranno infatti tenute alla nomina dell’organo di controllo o del revisore le società a responsabilità limitata che per due esercizi consecutivi abbiano superato almeno uno dei seguenti limiti:
– totale dell’attivo dello stato patrimoniale pari a euro 2 milioni (prima il limite era oltre i 4 milioni di euro)
– ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a euro 2 milioni (precedentemente era oltre gli 8 milioni di euro);
– dipendenti occupati in media durante l’esercizio pari a 10 unità (prima erano 50 unità).
L’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore cessa quando per tre esercizi consecutivi (e non più due) non sia superato alcuno dei predetti limiti.
È previsto un periodo di adeguamento di nove mesi dalla data di entrata in vigore dell’art. 379 del nuovo Codice della crisi, per consentire alle Srl tenute alla nomina dell’organo di controllo e del revisore di provvedere, integrando, se necessario, l’atto costitutivo e lo statuto.
Paradigma organizzerà a Milano il 21 maggio 2019 una giornata di studio sull’impatto della riforma della crisi d’impresa sulle società a responsabilità limitata.
L’incontro si pone l’obiettivo di individuare le novità più rilevanti per le imprese al fine di utilizzare proficuamente il tempo che residua all’entrata in vigore delle nuove disposizioni per predisporre le necessarie modifiche statutarie e organizzative.
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