Sindaci inerti: La Corte di Cassazione conferma la responsabilità
La Corte di Cassazione, con sentenza 21662/18 conferma la responsabilità dei sindaci inerti che non hanno operato fattivamente per evitare l’illecito.
I sindaci devono utilizzare concretamente tutti i poteri messi a loro disposizione dalla legge per evitare la commissione, da parte degli amministratori, di atti volti a cagionare e, successivamente, a coprire il dissesto della società.
Nel caso in oggetto non è stato sufficiente per i sindaci, ai fini dell’esonero da responsabilità, aver denunciato nella relazione di bilancio lo squilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria della società e l’esigenza di un risanamento. È stato inoltre ritenuto determinante dai Giudici, ai fini della responsabilità dell’organo di vigilanza che, alla denuncia nella relazione, non si fosse accompagnata la sollecitazione dei soci in assemblea o del pubblico ministero ai fini della denuncia (ex articolo 2409 del Codice civile).
Il corretto adempimento dell’incarico conferito ai sindaci non si esaurisce nell’espletamento delle attività specificatamente indicate dalla legge, ma comporta l’obbligo di adottare ogni altro atto necessario al diligente assolvimento dell’incarico.
La funzione di tutela è inoltre da intendersi non solo nell’interesse dei soci, ma anche di quello dei creditori sociali e, soprattutto nel caso di alcune tipologie di strutture societarie (società a ristretta base familiare o società cooperativa), tali controlli devono essere ancora più intensi.
Approfondirà il tema delle azioni di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci il Prof. Avv. Paolo Benazzo dell’Università degli Studi di Pavia che interverrà all’evento organizzato il 4 e 5 ottobre 2018 a Milano da Paradigma “Governance societaria 2018”.
