Whistleblowing: raccomandazioni di ANAC
Con il comunicato del 5 settembre 2019, il Presidente dell’A.N.AC., Raffaele Cantone, ha diramato importanti “Indicazioni per la miglior gestione delle segnalazioni di illeciti o irregolarità effettuate dai dipendenti pubblici nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione, ai sensi dell’art. 54-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (c.d. whistleblowers)”.
Tra varie raccomandazioni, l’Autorità – prendendo ad esempio il rispettivo sistema – pone l’accento:
- sull’utilizzo, da parte di tutti gli Enti tenuti, di un “protocollo di crittografia”, quale garanzia rafforzata per la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante, del contenuto della segnalazione e della documentazione allegata;
- sull’adozione, per le segnalazioni non telematiche, di alcune cautele volte ad identificare il tipo di segnalazione “Riservato – Whistleblowing”, onde indirizzarle al protocollo dedicato;
- alla completezza delle segnalazioni (i.e. le segnalazioni “prive degli elementi ritenuti essenziali, quali, l’identità del segnalante, la sua qualifica, il periodo temporale in cui si è verificato il fatto, la descrizione dei fatti, quelle accompagnate da una descrizione tale da non consentire la comprensione dei fatti segnalati o corredate da documentazione non appropriata o inconferente” potrebbero non essere prese in carico);
- alla necessità che il segnalante tenga aggiornato l’Ente destinatario della segnalazione relativamente agli sviluppi della vicenda segnalata.
Sotto altro versante, l’Autorità tiene a richiamare l’importanza che assume la collaborazione delle PP.AA. e degli Enti che rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione dell’art. 54-bis, D.Lgs. 165/2001 ai fini dell’efficace attuazione dell’istituto.
In tal senso, si chiede agli Enti di:
- fornire un sollecito riscontro, con chiarezza e completezza, alle richieste dell’Autorità in merito a notizie, informazioni, atti e documenti utili alla gestione della segnalazione;
- adempiere all’obbligo previsto dalla normativa in materia di trasparenza concernente l’aggiornamento dei dati relativi al nominativo del RPCT (e alla sua PEC) nella sezione “Amministrazione Trasparente” / “Società Trasparente”, tenuto conto che l’interlocutore principale dell’Autorità nell’ambito di ciascuna P.A. o Ente è il suo RPCT.
Il whistleblowing sarà oggetto di trattazione dedicata nell’ambito del corso di formazione, organizzato da Paradigma, in materia di Anticorruzione e Trasparenza, che si terrà a Milano in data 4 e 5 ottobre. L’evento è disponibile anche in modalità videoconferenza.
L’evento rappresenta una importante occasione di aggiornamento professionale per tutti coloro chiamati ad attuare le misure scandite dalla l. 190/2012, anche per quanto concerne l’alimentazione delle Sezioni “Amministrazione e Società Trasparente”, e consente agli Enti di assolvere, in via adeguata, gli obblighi di formazione obbligatoria di livello specifico.
Potrebbe interessare anche
Nuovi obblighi di trasparenza in materia di appalti pubblici: le Delibere ANAC e lo stato di operatività della BDNCP
25 Marzo 2024
In consultazione pubblica il PNA 2023
22 Novembre 2023
Il RPCT non può fare il RUP
28 Agosto 2023