Placeholder address.
info@paradigma.it
011 538686

Criptovalute al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo

Criptovalute al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo

Il 14 marzo scorso la Commissione per gli affari economici e monetari (ECON) del Parlamento europeo ha approvato la propria relazione sulla proposta di regolamento della Commissione europea relativa ai mercati delle criptovalute (MiCA), proposta che, come noto, è parte della Digital Finance Strategy della Commissione Europea.

 

La proposta della Commissione ha al centro tre elementi basilari volti a garantire un approccio comune alle criptovalute all’interno dell’UE: introdurre una cornice normativa uniforme in materia; potenziare la tutela dei consumatori e la tutela contro la manipolazione del mercato e la criminalità finanziaria; includere il mining di criptovalute all’interno della tassonomia dell’UE per le attività sostenibili.

 

Sui primi due elementi si è registrato un largo consenso del Parlamento all’azione della Commissione e l’ultima versione della proposta di regolamento è in grado di rispondere efficacemente al perseguimento di tali obiettivi. Quanto al primo, sono previste nel regolamento disposizioni chiave inerenti il rispetto della trasparenza, la divulgazione, l’autorizzazione e la supervisione delle transazioni (in linea con una tendenza crescente al controllo normativo delle criptovalute riscontrabile ormai a livello mondiale), nonché misure per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Quanto al secondo, il regolamento interviene con misure di rafforzamento della vigilanza per assicurare la protezione dei consumatori e la stabilità del mercato.

 

Sul terzo punto, il Parlamento europeo, per ridurre la carbon footprint delle cripto-valute, in particolare dei meccanismi utilizzati per convalidare le transazioni (c.d. “proof of work”), chiede alla Commissione di presentare ai deputati una proposta legislativa ad hoc per includere, nella tassonomia dell’UE per le attività sostenibili, qualsiasi attività di estrazione di cripto-asset che contribuisca in modo sostanziale ai cambiamenti climatici, entro il 1 ° gennaio 2025. Sostanzialmente, si tratta quindi di uno stralcio delle limitazioni di carattere ambientale dalla MiCA per farle confluire in un nuovo testo legislativo, destinato a entrare in vigore in un lasso temporale più lungo.

 

Relativamente alla supervisione in materia di criptoattività e criptovalute, i deputati chiedono che l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) supervisioni l’emissione di token con riferimento alle attività, mentre la supervisione in materia di token di moneta elettronica venga assegnata all’Autorità bancaria europea (EBA).

 

Sempre sul fronte UE, ancor più recente (risale difatti a ieri, 31 marzo) è l’adozione, da parte della stessa Commissione ECON del Parlamento europeo, unitamente alla Commissione per le libertà civili (LIBE), della loro posizione in ordine al progetto di legge che rafforza le norme dell’UE contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. In tale ambito, le due Commissioni hanno inteso attribuire particolare rilievo all’importanza del tracciamento e dell’identificazione dei trasferimenti di criptovalute ai fini di prevenzione del riciclaggio, del terrorismo e di altri reati.

 

In base ai nuovi requisiti concordati dai deputati, tutti i trasferimenti di criptovalute dovranno includere informazioni sulla fonte del bene e sul suo beneficiario, informazioni che devono essere messe a disposizione delle autorità competenti. Le regole riguarderebbero anche le transazioni dai cosiddetti “portafogli non ospitati” (un indirizzo di portafoglio di criptovalute che è sotto la custodia di un utente privato). Le soluzioni tecnologiche dovrebbero garantire che questi trasferimenti di attività possano essere identificati individualmente.

 

L’obiettivo è garantire che i trasferimenti di criptovalute possano essere tracciati e le transazioni sospette bloccate. Le regole non si applicherebbero ai trasferimenti da persona a persona effettuati senza un fornitore, come le piattaforme di scambio di bitcoin, o tra fornitori che agiscono per proprio conto.

 

I deputati hanno inoltre deciso di rimuovere le soglie minime e le esenzioni per i trasferimenti di criptovalute di basso importo, in considerazione del fatto che, grazie alla loro velocità e alla loro natura virtuale, le transazioni di criptovalute aggirano facilmente le regole esistenti basate sulle soglie di transazione.

 

Infine, i deputati hanno preso posizione in favore della creazione, presso l’EBA, di un registro pubblico delle imprese e dei servizi coinvolti in criptovalute che potrebbero presentare un rischio elevato di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e altre attività criminali, compreso un elenco non esaustivo di fornitori conformi. Attraverso tale strumento, i fornitori di criptovalute potrebbero verificare, prima di mettere a disposizione dei beneficiari le criptovalute, che la provenienza del bene non sia soggetta a misure restrittive e che non vi siano rischi di riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo.

 

Le tematiche relative alla regolamentazione delle criptovalute e dei crypto-assets, anche alla luce delle nuove normative in corso di approvazione, saranno adeguatamente approfondite nel corso del periodico evento di aggiornamento di Paradigma in materia, la cui prossima edizione è prevista il 13 aprile.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.