Con MiCA e CARF, per i crypto-assets regole certe e minore opacità
Il 5 ottobre scorso il Consiglio Europeo ha approvato il testo della MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), trasmettendolo quindi alla competente commissione del Parlamento europeo, e cioè la Commissione per gli Affari Economici e Monetari, per l’auspicata, definitiva approvazione.
In caso di convergenza del Parlamento europeo sulla posizione del Consiglio, con l’approvazione in via definitiva del testo da quest’ultimo licenziato il 5 ottobre, il Regolamento verrà pubblicato, nelle successive settimane, sulla GUUE, dispiegando i suoi effetti a partire dal gennaio 2024.
Per quanto da taluni ritenuto non del tutto sufficiente, in quanto non comprensivo di una disciplina valevole anche per gli NFT (eccezion fatta per i security token), l’intervento regolatorio segnerebbe un importante passaggio verso la definizione di un quadro di certezza giuridica in ordine alle criptovalute e ai crypto-assets, necessario all’ordinato sviluppo dei relativi mercati in ambito UE.
Sempre il 10 ottobre, mentre la Commissione Affari Economici e Monetari era chiamata a pronunciarsi sul MiCA, l’OCSE approvava in via definitiva il CARF, Crypto-Asset Reporting Framework and Amendments to the Common Reporting Standard, che reca la disciplina delle regole di segnalazione, da parte degli intermediari, in materia di cripto-attività, e contribuisce a delineare una maggiore chiarezza, stavolta sul fronte antiriciclaggio, in relazione alle operazioni riguardanti tali beni.
L’evento di Paradigma “Criptovalute e crypto-asset”, in programma il 22 novembre prossimo, prenderà in esame le novità segnalate, fornendo tutti i necessari approfondimenti al riguardo.