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DAC 6: più tempo per le segnalazioni

DAC 6: più tempo per le segnalazioni

La DAC 6 riflette il principale obiettivo dell’UE, ossia quello di contrastare la frode, l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva, al fine di tutelare gli interessi finanziari degli Stati membri e dell’Unione e di aumentare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità fiscali. Con tale direttiva l’Unione Europea ha introdotto nuovi obblighi di compliance sia per gli intermediari che per i contribuenti.

 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, lo scorso 30 giugno, ha annunciato che, a causa della crisi pandemica, avrebbe differito il termine di comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle informazioni sui conti finanziari dei residenti esteri da parte degli intermediari finanziari.

 

La necessità di una proroga era stata già segnalata dalle associazioni di categoria e da diversi operatori del settore che avevano evidenziato l’eccezionalità del momento e dei particolari sforzi già richiesti agli intermediari per aiutare le imprese a far fronte alla crisi anche per evitare una procedura di infrazione europea. Il Consiglio ha pertanto deciso di dare agli Stati membri la facoltà di rinviare l’entrata in vigore di alcuni termini per il deposito e lo scambio di informazioni in base alla direttiva sulla cooperazione amministrativa.

 

Sulla base della proposta, tutti gli Stati membri UE avranno sei mesi supplementari per scambiare informazioni sui conti finanziari i cui beneficiari sono residenti fiscali in un altro Stato membro. Analogamente, gli Stati membri avranno sei mesi supplementari per scambiare informazioni su alcuni accordi di pianificazione fiscale transfrontaliera. Il Consiglio ha inoltre previsto la possibilità di prorogare il periodo di differimento una volta, per un massimo di altri tre mesi, qualora l’evoluzione della pandemia non si risolva ovvero si aggravi.

 

Gli intermediari e i contribuenti e i professionisti obbligati alla comunicazione delle operazioni fiscali sospette dovranno comunque trasmettere all’Agenzia delle Entrate, in un’unica soluzione, tutte le informazioni relative ai meccanismi transfrontalieri implementati tra il 25 giugno 2018 e il 1° luglio 2020, anche se con le proroghe concesse.

 

Gli obblighi associati alla direttiva presuppongono una metodica procedura atta a identificare le operazioni rilevanti. Il tema sarà affrontato nell’ambito del workshop organizzato da Paradigma il prossimo 15 settembre su DAC 6: i nuovi obblighi di comunicazione a carico di intermediari e professionisti. L’evento sarà fruibile anche in modalità videoconferenza.

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