Placeholder address.
info@paradigma.it
011 538686

Chiarimenti della Guardia di Finanza: contro i reati fiscali servono modelli organizzativi idonei

Chiarimenti della Guardia di Finanza: contro i reati fiscali servono modelli organizzativi idonei

L’effettiva adeguatezza e idoneità del modello organizzativo adottato dalle Società sono verificabili attraverso la mappatura delle aree aziendali esposte al rischio-reato, la regolamentazione della formazione del personale, l’attuazione delle decisioni dei vertici aziendali, la gestione delle risorse finanziarie e la costituzione effettiva di un Organismo di Vigilanza.

 

La Guardia di Finanza ha declinato i principali indici che le unità operative verificano per la valutazione dell’adeguatezza del modello aziendale e quindi l’esclusione della responsabilità a carico dell’ente. La Guardia di Finanza è intervenuta anche sulla delicata questione dell’accertamento della responsabilità dell’ente nel caso di società a ristretta base azionaria con sostanziale sovrapposizione tra proprietà e management.

 

Si è innanzitutto evidenziato che, dato il ruolo di prevenzione e monitoraggio affidato ai modelli organizzativi, non è sufficiente solo la loro formale adozione.

Occorre che essi siano adeguati alla specifica struttura e alla concreta attività dell’ente e soprattutto efficacemente attuati.

Di conseguenza spiegano che, nel corso di un controllo, sarà verificato che il modello organizzativo risponda all’esigenza di adottare una procedura attraverso la mappatura delle aree aziendali esposte al rischio, come la formazione del personale, l’attuazione delle decisioni degli apicali, la gestione delle risorse finanziarie, la costituzione effettiva di un organismo di vigilanza e un sistema di aggiornamento continuo del modello.

E ancora, che il modello preveda un apparato sanzionatorio disciplinare interno, la creazione di un sistema di tutela da atti di ritorsione e discriminazione nei confronti dei whistleblower.

 

Alla società oggetto di controllo sarà chiesto di documentare ogni operazione, in modo da consentire la ricostruzione a posteriori, l’individuazione dei soggetti che hanno effettuato e autorizzato la transazione,

la predisposizione e la dotazione di un codice etico che formalizzi per gli appartenenti all’ente i principi aziendali, nel rispetto dei valori di legalità.

L’altro chiarimento ha riguardato più specificatamente i reati tributari che in alcuni casi possono costituire la “fonte” della responsabilità della società.

È stato chiesto di conoscere l’orientamento della Guardia di Finanza rispetto alle contestazioni a norma del ripetuto Dlgs 231/2001 in presenza di un delitto tributario all’interno di una società di capitali di ridotte dimensioni in cui i vertici aziendali coincidono con la proprietà.

La Guardia di Finanza richiamando una pronuncia della Cassazione sulle società unipersonali ritiene che le conclusioni possano essere estese anche ai casi di società a ristretta base azionaria i cui soci sono anche i vertici dell’azienda.

 

Paradigma, a questo proposito, affronterà queste tematiche nell’evento formativo “La gestione del rischio fiscale e la tax compliance” previsto i prossimi 30 e 31 maggio, nel corso del quale saranno analizzate le metodologie di mappatura dei processi sensibili, di valutazione dei rischi fiscali e di implementazione del sistema di controllo e di presidio degli stessi

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.