Welfare aziendale: il D.L. “Aiuti-bis” amplia le agevolazioni
Il Decreto Legge n. 115/2022 (meglio noto come “Decreto Aiuti-bis”) del 9 agosto scorso, contenente “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali”, ha previsto varie misure volte a fronteggiare lo straordinario aumento dei prezzi di gas ed elettricità, tra i quali il rafforzamento del welfare aziendale.
In particolare, l’art. 12 del Decreto è intervenuto sui tetti previsti dall’articolo 51, comma 3 del TUIR, stabilendo che, per l’anno 2022, non concorrerà alla formazione del reddito il valore di beni ceduti e servizi prestati ai lavoratori dipendenti fino al limite di 600 euro. La relazione tecnica che accompagna il decreto individua in circa tre milioni di lavoratori la platea dei potenziali beneficiari questa misura.
A tale novità si affianca l’inclusione, tra i cosiddetti “fringe benefit”, anche delle somme che i datori di lavoro elargiranno o rimborseranno ai lavoratori dipendenti per far fronte al pagamento delle utenze domestiche di servizio idrico integrato, energia elettrica e gas naturale.
Le novità in parola, unitamente agli altri aspetti di maggiore rilievo applicativo in materia di welfare aziendale, costituiranno oggetto dell’evento periodico di approfondimento organizzato da Paradigma “Premi di risultato, welfare, compensation & benefits in azienda” previsto il 27 settembre.