OdV: i compiti e le responsabilità
L’art. 6, comma 1, lett. b) del D.Lgs 231 prevede che “il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei Modelli, di curare il loro aggiornamento” debba essere affidato “a un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo” e il comma 4, lett. d) sottolinea l’obbligo di controllo dell’organo cui è affidato il particolare compito di vigilare sul rispetto del Modello 231.
Esistono varie opzioni possibili circa la composizione dell’Organismo di Vigilanza, nessuna delle quali “migliore” in senso assoluto.
La preferenza sarà da definire in base a una serie di considerazioni riferite alla specifica realtà dell’ente come la complessità organizzativa, le tipicità operative, il numero e le caratteristiche delle aree a rischio, la presenza di competenze interne adatte a ricoprire il ruolo, ecc.
Quali sono gli aspetti operativi connessi all’attività dell’Organismo di Vigilanza?
Quali i compiti e le funzioni? Come si deve interfacciare l’OdV con gli altri organi o funzioni dell’ente?
Quali sono le responsabilità civili e penali in cui possono incorrere i componenti e il Presidente dell’OdV?
Paradigma ha organizzato il 20 marzo a Milano un incontro sull’Organismo di Vigilanza nel quale si cercherà di dare risposte concrete a queste domande anche attraverso un confronto operativo sull’analisi di casi pratici e della più recente giurisprudenza.
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