Circolare congiunta Brunetta-Orlando sul lavoro agile in ambito pubblico e privato.
Il 5 gennaio scorso il ministro per la Pubblica Amministrazione e il ministro del Lavoro hanno diramato una circolare congiunta, che sollecita i datori di lavoro ad impiegare con la massima flessibilità possibile la modalità di lavoro “agile”, in considerazione del nuovo acuirsi dei contagi da Corona-virus.
Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, il ministro Brunetta sottolinea la possibilità di “programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell’andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile”. In altri termini, ferma restando la necessità che il lavoro in ambito pubblico sia svolto prevalentemente in sede (quindi per una percentuale complessiva superiore al 50% del monte ore annuo), “ciascuna amministrazione può equilibrare il rapporto lavoro in presenza/lavoro agile secondo le modalità organizzative più congeniali alla propria situazione, tenendo conto dell’andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo, e delle contingenze che possono riguardare i propri dipendenti (come nel caso di quarantene breve da contatti con soggetti postivi al coronavirus)”.
Relativamente al lavoro in ambito privato, il ministro Orlando ricorda, oltre alla necessità di applicare i protocolli nazionali generali e settoriali per il contrasto del COViD-19 negli ambienti di lavoro, la proroga delle modalità semplificate di attivazione del lavoro agile fino al 31 marzo 2022, che consentono di darvi attuazione in ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali, e con l’assolvimento in via telematica degli obblighi di informativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro di cui all’articolo 22 della legge n. 81 del 2017. Sempre in via telematica, utilizzando l’apposita procedura semplificata, i datori di lavoro privati sono tenuti a comunicare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori “agili”, nonché la data di inizio e di cessazione della prestazione di lavoro da loro resa in tale modalità.
Infine, tanto per il lavoro pubblico, quanto per quello privato, i ministri esortano ad avvalersi di mobility manager aziendali, ai fini dell’elaborazione dei “Piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)” di propria competenza, “tenendo conto delle disposizioni relative all’ampliamento delle fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro già consentite sia dalla contrattazione collettiva che dal citato decreto 8 ottobre 2021”.
Le tematiche affrontate dalla circolare congiunta costituiranno oggetto di esame, insieme agli altri aspetti normativi, contrattuali e organizzativi del lavoro agile, nelle due iniziative di approfondimento che Paradigma ha organizzato sul tema, la prima dedicata al lavoro agile nella PA (18 gennaio 2022), la seconda dedicata al lavoro agile in ambito privato (2 febbraio 2022).
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